COMUNICATO STAMPA 
CON CORTESE PREGHIERA DI DIFFUSIONE


Vedrai colori che son contenti.
Elisa Vladilo. Interventi ambientali 1995-2019

8 febbraio - 1 marzo 2020
Palazzo Costanzi - Sala Veruda (Piazza Piccola 2, Trieste)

mostra a cura di Alessandra Pioselli
promossa da Trieste Contemporanea
in collaborazione con il Comune di Trieste
con il supporto della Fondazione Kathleen Foreman Casali

inaugurazione venerdì, 7 febbraio 2020, ore 18.00



Elisa Vladilo, My favourite place, Trieste, Molo Audace, 2007 (courtesy l'artista) 




Apre il 7 febbraio a Trieste (Palazzo Costanzi) la mostra personale dell’artista Elisa Vladilo intitolata Vedrai colori che son contenti. Elisa Vladilo. Interventi ambientali 1995-2019. Promossa da Trieste Contemporanea a cura di Alessandra Pioselli, la mostra è realizzata in collaborazione con il Comune di Trieste e si avvale del supporto della Fondazione Kathleen Foreman Casali. Per la prima volta ripercorre i venticinque anni di lavoro artistico di Elisa Vladilo, attraverso una selezione dei progetti realizzati in luoghi pubblici e ambienti naturali in Italia, Austria, Croazia, Slovenia, Gran Bretagna e Mongolia dal 1995 al 2019. 

“La potenza del colore, l’energia che contiene, sono da sempre protagonisti del mio lavoro, un potenziale per l’empatia con il mondo, per entrare in contatto con la nostra anima, direttamente, senza sovrastrutture”, afferma l’artista. Fin dagli esordi, già dalla metà degli anni Novanta, il colore costituisce il segno distintivo della ricerca di Elisa Vladilo che interviene nel paesaggio, in spazi urbani e ambienti interni, privilegiando il colore puro e tonalità accese di rosa, giallo, arancio, verde e azzurro. L’artista ha definito una personale gamma cromatica per alterare o enfatizzare le qualità e i significati dello spazio, modificandone la percezione e l’uso. Con i suoi interventi punta a coinvolgere il corpo oltre che la vista, integrando nei suoi progetti alcuni elementi sonori (ad es. Summertime, Trieste 2010 o The Sound of Colors, Celje, Slovenia 2010). La natura collaborativa dei progetti è un ulteriore aspetto del percorso dell’artista che ha spesso reso complici persone e abitanti nel processo di appropriazione immaginifica dei luoghi (ad es. Prendo il paesaggio e lo porto con me, Nervesa della Battaglia, 2011; Nel blu dipinto di blu, Trieste, 2013; Melting Street, Pola, Croazia, 2013), giungendo con Rima d’origine (Trieste 2013, Cambridge, 2014) a mettere in gioco il tema della cittadinanza culturale. Attraverso lo studio del rapporto tra spazio, corpo e colore, Elisa Vladilo riflette sul destino degli spazi comuni, la loro identità, gli usi e le relazioni. 


Elisa Vladilo si diploma all’Istituto Statale d’Arte Nordio di Trieste, seguono poi gli studi di scenografia all’Accademia di Brera e all’Accademia di Venezia. Lavora nel campo della scenografia, della grafica e dell’architettura fino al 1989, quando inizia la sua carriera artistica. Viene selezionata per la mostra Whitechapel Open nel 1998, nello stesso anno ottiene la borsa di studio della Pollock-Krasner Foundation di New York e nel 2000 vince una residenza d’artista a Berlino assegnata all’interno di un progetto europeo di scambio tra Berlino e Londra, città nella quale lavora e risiede per 3 anni (1997-2000).

Alessandra Pioselli è direttore dell’Accademia di belle arti G. Carrara di Bergamo dal 2010. Insegna Storia dell’arte contemporanea presso la stessa Accademia e Arte pubblica al Master in economia e management dell’arte e dei beni culturali del Sole24Ore (Milano). È, inoltre, critico d’arte, curatore e giornalista pubblicista. Collabora con Artforum (New York). Si occupa di ricerca storica e critica in prevalenza attorno a temi e progetti inerenti alla dimensione civica e urbana dell’arte. Nel 2015 ha pubblicato per Johan&Levi “L’arte nello spazio urbano. L’esperienza italiana dal 1968 a oggi” (e ha dedicato la copertina del volume all’intervento site-specific di Elisa Vladilo, My favourite place, del 2007).

 

Vedrai colori che sono contenti.
Elisa Vladilo. Interventi ambientali 1995-2019

8 febbraio - 1 marzo 2020
Trieste, Palazzo Costanzi - Sala Veruda (Piazza Piccola, 2)

a cura di Alessandra Pioselli

mostra promossa da Trieste Contemporanea
in collaborazione con il Comune di Trieste
con il supporto della Fondazione Kathleen Foreman Casali
con l’adesione della Casa dell’arte di Trieste
e la partecipazione di Sandtex

orario: tutti i giorni 10-13 / 17-20
ingresso libero
www.triestecontemporanea.it
info@triestecontemporanea.it
tel 040/639187 


------------------------------------------------------------------------------

Trieste Contemporanea
via del Monte 2/1 Trieste Italy
+39 040639187
orario di apertura: da martedì a venerdì 17-20
opening times: from tuesday to friday 17-20
info@triestecontemporanea.it
www.triestecontemporanea.it
www.facebook.com/TriesteContemporanea

Iscriviti alla newsletter
Subscribe to our newsletters 

Se non desideri ricevere ulteriormente questa newsletter
clicca qui per rimuovere il tuo indirizzo email

If you are no longer interested in this newsletter,
you can unsubscribe here